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Progetto di cooperazione internazionale, incontro a Palazzo Sant'Agostino
cestar
mer 23 mag, 2018


Incontro ieri a Palazzo Sant'Agostino tra una delegazione della società tedesca WPD Windpark Damme GmbH & Co.Kg che gestisce un parco eolico nella cittadina di Damme, in bassa Sassonia e la Provincia di Salerno. L’obiettivo della visita, organizzata dal Gruppo Cestari e patrocinata dalla Camera di Commercio ItalAfrica, presieduta dall’imprenditore lucano, Alfredo Cestari, nonché dalla Provincia e dal Comune di Salerno, è far conoscere alla delegazione tedesca le imprese partner del progetto “Sinergie per lo Sviluppo. Cooperazione, crescita e benessere per la valorizzazione del continente africano”, ideato e promosso dalla Camera di Commercio ItalAfrica.
Il progetto, in corso di definizione, intende contribuire a risolvere problemi economici e sociali tramite l’azione diretta del settore privato, in sinergia con le prerogative dell’Unione Europea nel campo delle energie rinnovabili. La delegazione tedesca, composta dal dott. Berthold Ferdinand Klatte, dal Notaio Winfried Klatte e dal dott. Thomas Klatte, ha incontrato nel salone Bottiglieri del Palazzo della Provincia di Salerno il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora e il presidente della Camera di Commercio Italafrica, Alfredo Cestari. Nel corso dell’incontro sono state presentate le imprese partner nel progetto.
L’idea di base parte dal presupposto che l’Africa abbia notevoli risorse energetiche rinnovabili, in gran parte inutilizzate, se si tiene conto, ad esempio, che solo il 10% del potenziale idroelettrico del Continente è utilizzato, che il vasto potenziale per il solare è quasi intatto e, ancora, che le risorse eoliche non sono ancora state valorizzate e la geotermica giocherà un ruolo cruciale in Africa orientale nel prossimo futuro.
Pertanto queste risorse, se messe a frutto, possono costituire un punto di partenza per avviare percorsi di sviluppo in Paesi nei quali il livello di povertà e di diseguaglianza rimane molto alto, la popolazione è la più giovane del mondo ed è


destinata a raddoppiare entro il 2045.
Considerando anche che metà della popolazione africana vivrà nelle città entro il 2030, con richieste crescenti di servizi, beni, energia per usi commerciali e industriali, si ritiene ipotizzabile creare 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro grazie allo sviluppo energetico.
Puntare sulle rinnovabili, inoltre, significa anche ridurre le emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi individuati nella Conferenza di Parigi.
L’adesione al progetto, finanziato con fondi già istituiti dall’Ue, è aperta a tutte le imprese europee senza limiti di dimensione aziendale: l’obiettivo, dunque, è anche quello di fare in modo che le imprese entrino nel partenariato. A ben vedere, quindi, il progetto potrà portare effetti positivi direttamente all’Africa e al suo popolo, ma anche all’Europa, sia sotto forma di guadagno per le imprese che vi parteciperanno, sia come prevedibile diminuzione del flusso migratorio verso il “vecchio continente”, spesso alimentato proprio dalla povertà che, purtroppo, contraddistingue il continente africano.
Gli uffici della Camera di commercio ItalAfrica a Bruxelles, faranno da intermediari tra le singole imprese partner, l’istituzione europea e gli stati africani direttamente interessati.
Al termine degli studi di pre-fattibilità in corso, il progetto verrà realizzato nel territorio dello Stato africano di cui saranno già disponibili le autorizzazioni mediante l’attività preparatoria della Camera di Commercio.
Il progetto, infine, sarà poi applicabile e realizzato anche negli stati limitrofi, sì da poter valorizzare economie di scala e programmi di investimento.

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