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Eventi del giorno
"Poesì". Incontri culturali dedicati alla lettura critica della "Commedia di Dante". Domenica 29 luglio alle ore 11.00
Luogo: Museo Archeologico Provinciale di Salerno
Evento dal 28-07-2018
al 29-07-2018
canto XXVI purgatorio

I poeti che bruciano nel XXVI del Purgatorio



Siamo nell'ultimo girone del Purgatorio, a un passo ormai dal Paradiso terrestre, preludio all’ incommensurabile felicità di quello celeste. Il canto XXVI inizia con la descrizione di un paesaggio incendiato ("e io facea con l'ombra più rovente / parer la fiamma") e termina con l'anima di un illustre poeta provenzale, Arnaldo Daniello che, allontanandosi da Dante si tuffa nelle fiamme godendo di quel martirio purificatore ("poi s'ascose nel fuoco che li affina"). Chi sono i peccatori della parte finale del Purgatorio, questa grande curva di fuoco? Sono coloro che hanno peccato per eccessivo e mal regolato amore. Divisi in due schiere, s'incontrano come gru - è una delle seducenti similitudini dantesche - che volino in direzioni opposte ("l'una gente sen va, l'altra sen vene; / e tornan lagrimando"). Protagonista è quel fuoco vorace, di facile decifrazione: significa l'incendio della passione amorosa, la sua forza potente e distruttiva. Dante si rivolge alle anime dei penitenti, presentandosi ad esse e parla con una di loro che si rivelerà quella di un grande poeta, da lui venerato, Guido Guinizelli e che, con commossa venerazione, desidererebbe abbracciare, pur nel timore delle fiamme: lo considera padre della sua scrittura, di quella grande stagione letteraria che ricordiamo come Dolce Stil Novo: "Padre mio / e de li altri miei miglior che mai / rime d'amor usar dolci e leggiadre". Con struggente coinvolgimento letterario il canto termina con l’incontro di un secondo poeta, Arnaldo D'Aniello. Nel canto successivo, Dante troverà altro fuoco spesso come un muro e, questa volta, sarà lui ad attraversarlo. La lettura critica è di Rino Mele. Il lavoro letterario della Fondazione di Poesia e Storia “Exmachina” continua (con l’interpretazione dell’intera “Commedia” in una prospettiva attuale) nelle sale del Museo Archeologico Provinciale di Salerno tutte le domeniche, la mattina alle 11, nell'entusiasmo di un necessario appuntamento culturale.


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