E nostro dovere, nel Giorno del Ricordo, commemorare le decine di migliaia di italiani, Istriani, Fiumani e Dalmati, vittime delle foibe e dellesodo dalle loro terre, restituendoli alla Storia Patria dopo sessantanni di colpevole silenzio e di oblio. Quello delle foibe, infatti, fu un massacro provocato dallodio politico-ideologico e dalla pulizia etnica perpetrata dalle truppe jugoslave del dittatore comunista Tito, cui si aggiunse per decenni linfamia subita dalle vittime di essere dimenticati dalle Istituzioni e vilipesi da una parte politica, quasi come figli di una storia volutamente minore, solo per aver scelto di rimanere italiani. Le Istituzioni hanno il dovere di conservare e rinnovare la memoria di quei drammatici momenti, invitando ad una riflessione oggettiva dei fatti storici, nella convinzione che anche e soprattutto i martiri hanno pari dignità. Questo, purtroppo e per troppi anni, non è avvenuto! Per questo, con forza va richiamato quanto affermato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: Quel che si può dire di certo è che si consumò nel modo più evidente con la disumana ferocia delle foibe- una delle barbarie del secolo scorso. E quello del Giorno del Ricordo è precisamente un solenne impegno di ristabilimento della verità. Una verità che va ribadita e presentata soprattutto ai più giovani, affinché quanto accaduto allora non si ripeta mai più. Un dovere fondamentale che appartiene a ciascuno di noi.
On. Edmondo Cirielli
Presidente della Provincia di Salerno