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Soppressione di piccoli Comuni e Province, Cirielli: «Per un risparmio irrisorio non si può cancellare un patrimonio di storia e di identità»
gio 18 ago, 2011
cirielli.jpg«Per ottenere un risparmio irrisorio perdiamo un patrimonio di identità, di cultura e di storia, che non è monetizzabile. Protagoniste degli sprechi spesso sono state le Regioni, molte delle quali invenzioni prive di storia, piuttosto che i Comuni e le Province. Anzi, con questa scelta scriteriata, si favorisce ancor più un modello di centralismo regionale che se da un lato calpesta la storia millenaria della nostra Nazione, dallaltro fa presagire nuovi sperperi e cattiva distribuzione territoriale delle risorse». Così il presidente della Provincia on. Edmondo Cirielli esprime la sua contrarietà al recente provvedimento contenuto nellultima manovra finanziaria licenziata dal Governo, con cui vengono aboliti i Comuni con meno di 1.000 abitanti e le Province al di sotto dei 300 mila. «E incredibile che un simile atto dimperio, in pratica uno sciagurato colpa di spugna che cancella improvvidamente storia ed identità prosegue Cirielli- si consumi in un ordinamento che ha tra i suoi pilastri fondanti principi quali la sovranità popolare e la sussidiarietà, e dove da poco è stato introdotto il federalismo fiscale. La strada maestra da percorrere, al contrario, è quella della democrazia e della partecipazione popolare, lasciando scegliere liberamente le comunità interessate, prevedendo validi incentivi alla fusione o allunione degli enti locali, ma anche favorendo concretamente laccorpamento e la razionalizzazione di servizi consorziati, con lobiettivo di ottenere risparmi significativi, ma nel contempo migliorando e ampliando le pubbliche prestazioni». «Il ministro Tremonti conclude Cirielli- non ha affatto la statura morale per ergersi nel ruolo di primo della classe che decide per e a danno degli altri. I fatti che lo riguardano, daltronde, lo testimoniano in modo inequivocabile».

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