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Attività produttive, Andria: "Rapporto su Confidi, strumento per azioni strategiche"
mar 08 nov, 2011
andria_confidi_2.jpgE stato presentato a Palazzo SantAgostino il rapporto conclusivo Strutture e prospettive dei Confidi della provincia di Salerno, uno studio promosso dallassessorato alle Attività produttive teso ad approfondire le azioni strategiche percorribili e più idonee a valorizzare e sviluppare ulteriormente il ruolo degli Enti di garanzia che operano nella provincia salernitana. La ricerca, nata per iniziativa dellassessore Generoso Andria che si è fatto promotore della costituzione di unapposita commissione presieduta dal professore Raffaele Galano, docente di Finanza e di Risk Management presso prestigiose Università italiane e straniere della quale fanno parte il dirigente di settore Domenico Ranesi ed il dottor Claudio Pisapia, offre una panoramica del mercato della garanzia collettiva fidi nella provincia di Salerno e degli operatori che vi partecipano. Lelaborato- ha spiegato lassessore Andria- è una disamina oggettiva del settore dei Confidi e si propone come uno strumento di sostegno per migliorare la loro operatività. LAmministrazione Cirielli, consapevole dellimportante ruolo che il settore della garanzia fidi svolge a sostegno dello sviluppo della piccola e media impresa, in un momento di trasformazione nel campo creditizio, ha ritenuto promuovere uno studio utile ad approfondire le linee strategiche percorribili. Il lavoro, per circa il 90%, è a carico dei Confidi che hanno voluto dare un contributo alla pubblicazione. Dallo studio emerge che il sistema produttivo della provincia salernitana, al 31 dicembre 2009, è costituito per l80% da piccolissime imprese, 12.230, di cui 10.346 società di capitale con un fatturato complessivo di euro 11.962.514.142. I settori di maggior importanza sono quelli manifatturiero e delle costruzioni che, nellinsieme, coprono il 52% delluniverso considerato. Nellambito dellindustria manifatturiera prevalgono lindustria alimentare, la fabbricazione di prodotti di metallo, la lavorazione di minerali, seguiti dalla confezione di articoli di abbigliamento e dallindustria del legno che, nellinsieme, coprono il 55,2% del comparto manifatturiero. Nella provincia operano 10 Enti di garanzia di cui 6 residenti e 4 di provenienza esterna. Tre Confidi (Ga.Fi Sud, Co.Fidi Eboli e Confidi Salerno) coprono il 90% del mercato. Lo studio- ha sottolineato il professore Galano- mette in rilievo la bassa produttività dei Confidi, i livelli di rischio elevati e la limitata capacità di penetrazione sul mercato; dai risultati emerge, dunque, come quasi tutti i Confidi siano Enti in perdita. Il volano del loro decollo sta nel fondo di garanzia che si alimenta attraverso le quote dei soci. I Confidi, dunque, devono essere vicini al territorio vincolando il credito ed offrendo un conforto consulenziale. In questa panoramica diventa strategico il modello di aggregazione sviluppato, con una fusione dei Confidi. Lidea di un Confidi provinciale, con una possibilità finanziaria adeguata, è una soluzione accattivante, soprattutto rispondente ai criteri della territorialità.

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