Venerdė 24 marzo 2023, alle ore 19,00 presso la Biblioteca Provinciale di Salerno (Via Laspro 1) viene organizzato un Omaggio a Francisca Aguirre, nell’ambito del progetto “IL LIBRO CHE CI UNISCE”, promosso dalla Provincia di Salerno e curato da Casa della poesia di Baronissi / Salerno. L'incontro vuole presentare attraverso la sua poesia la storia familiare e personale dell'autrice.
La serata si svolge all'interno dell'esposizione "L'impronta e il filo" di Gaetano Bevilacqua.
LA SCRITTRICE E LA SUA OPERA
Francisca Aguirre, nata ad Alicante nel 1930 e scomparsa il 13 aprile 2019, figlia del pittore Lorenzo Aguirre, vittima della dittatura franchista, č una delle voci essenziali della generazione di poetesse spagnole nate e cresciute sotto il segno della Guerra Civile. Tre i libri curati da Casa della poesia, con la traduzione di Raffaella Marzano, "Paesaggi di carta" (un'ampia e bellissima antologia della sua poesia), "Specchio, specchio" (una magnifica autobiografia poetica) e "Che stiri Rosa Luxemburg" (una raccolta di racconti "autobiografici"). In questo viaggio si parlerā di suo marito Felix Grande (importante poeta e flamencologo) e sua figlia Guadalupe Grande (anch'essa poeta) e insieme a loro (in video) anche Juan Carlos Mestre e Juan Vicente Piqueras.
Francisca Aguirre ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "Itaca", nel 1972 in cui il mito č visto dal versante femminile. La sua opera č attraversata dall’evento della Guerra Civile spagnola, dai temi dell’infanzia, da un frequente ricorso alla mitologia classica e da una insistente e ostinata preservazione della memoria come strumento di salvezza di fronte all’ingiustizia dell’oblio ideologico ed esistenziale.
I suoi primi sei libri di poesia sono stati raccolti sotto il titolo "Ensayo General (poesia completa 1966-2000)". In seguito ha pubblicato "La Herida Absurda" (2006), "Nanas para dormir desperdicios" (2008), "Historia de una anatomia" (2010) e "Conversaciones con mi animal de compaņia" (2012). Ha pubblicato con la Multimedia Edizioni "Paesaggi di carta", "Specchio, specchio", "Che stiri Rosa Luxemburg", tutti tradotti da Raffaella Marzano. Tra i tanti riconoscimenti ha ricevuto nel 2018 il prestigioso Premio Nacional de las Letras Espaņolas.