Il 23 novembre 1980 resta una ferita ancora viva per chi ha vissuto il terremoto dell’Irpinia.
In pochi, interminabili secondi, la terra sconvolse paesi e comunità, lasciando silenzi carichi di polvere e dolore.
Le strade illuminate solo dalle sirene dei soccorsi, le voci che cercavano i propri cari tra le macerie, le case crollate come pagine strappate da una storia improvvisamente interrotta: sono immagini che restano impresse nella memoria collettiva.
Eppure, accanto alla tragedia, si ricorda anche la straordinaria solidarietà che unì l’Italia intera, fatta di mani tese, di aiuti arrivati da ogni angolo del Paese, di resilienza e ricostruzione.
Quel giorno ha insegnato quanto fragile possa essere il nostro mondo, ma anche quanto forte possa diventare una comunità quando sceglie di rialzarsi insieme.