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PTCP, Cirielli: «Coniugare tutela ambientale con sviluppo e riqualificazione urbana»
mer 17 mar, 2010
ciriellimax.jpg«Il PTCP è uno strumento irrinunciabile per lo sviluppo sostenibile della nostra Provincia. La sua completa elaborazione in tempi rapidi è un obiettivo fondamentale della nuova Amministrazione». Lo afferma il Presidente della Provincia, On. Edmondo Cirielli, sottolineando «lurgenza di ridefinire i vincoli paesaggistici insistenti sul territorio provinciale, a partire da quelli relativi alla città di Cava deTirreni, dove cè un avanzato fenomeno di antropizzazione». Le integrazioni, apportate dalla Giunta alla bozza di Piano, approvato nel gennaio 2009, riguardano lidentificazione di sottoambiti identitari ben determinati e localizzati, la definizione dei carichi insediativi, la valorizzazione dello strumento delle conferenze di copianificazione, la programmazione del quadro economico e larmonizzazione del vigente regime vincolistico con lo sviluppo dei singoli sottoambiti, evitando di appesantire in generale lesistente quadro vincolistico passivo e introducendo nuovi elementi di inedificabilità diffusa e misure di salvaguardia più restrittive. «Nella nostra idea di Provincia spiega Cirielli - il PTCP è lo strumento per coniugare tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale con azioni di sviluppo, riqualificazione e di riassetto degli aggregati urbani, infrastrutturali e produttivi». Con queste indicazioni, la Giunta ha deliberato di attivare il Comitato tecnico per la messa a punto di un programma di lavoro finalizzato a modificare e integrare la proposta del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale già adottata. Lobiettivo è di adeguarla sia alle Linee Programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso della consiliatura, che ai rilievi elaborati dalla Commissione di verifica del PTCP e alle osservazioni dei Comuni. Le integrazioni del Piano, contenute nella nuova delibera di Giunta, riguardano ulteriori interventi che consentono di garantire un migliore sistema di sviluppo sostenibile. Tra questi, il collegamento tra lintervento Porta Ovest della città di Salerno con il sistema infrastrutturale viario della Valle dellIrno e in particolare con il raccordo autostradale Avellino-Salerno al servizio del Polo Integrato della Logistica di Mercato S. Severino, dei Poli universitari di Fisciano-Baronissi e del sistema metropolitano della città capoluogo; lo sviluppo del Polo Attrattivo costituito dalle strutture della Città delle Arti e della Musica e dal complesso sportivo con annesso centro di ricerca in Medicina dello sport al servizio dellOspedale Universitario G.Fucito di Mercato S.Severino; collegamento in galleria della frazione Corpo di Cava a Santa Croce, giungendo tra Maiori e Tramonti, con la creazione di un centro intermodale; prolungamento del nuovo asse Cava-Nocera Superiore verso S. Marzano, in previsione del collegamento con lasse del nolano; interramento della linea ferroviaria Nocera Inferiore-Scafati e adattamento del percorso attuale a pista pedonale e ciclabile; borsa-merci per lortofrutta in un programma di riqualificazione urbana a Pagani; Museo archeologico multimediale con ricostruzioni virtuali a Nocera Superiore; città ludica per giovani a Pontecagnano Faiano; prolungamento della prevista linea metropolitana Polla-Padula (ex Sicignano-Lagonegro) a Contursi e Montesano; realizzazione di una circonvallazione del Vallo di Diano con lutilizzazione della linea autostradale ad ovest e un nuovo asse ad est; due funicolari leggere dai due versanti degli Alburni verso lo svincolo di Zuppino con scambiatore intermodale; asse trasversale tra gli Alburni (area Sicignano) e Vallo della Lucania in prolungamento della Fondovalle Calore; asse di collegamento Eboli-Capaccio-Paestum in luogo delle previste strade Contursi-Capaccio e Battipaglia-Capaccio; rete di teatri allaperto per manifestazioni culturali nei territori di Castellabate, Serramezzana, Pisciotta e Palinuro, questultimo comprendente il teatro esistente di Ascea; recupero della linea ferrata Ascea-Caprioli con la realizzazione di una pista pedonale e ciclabile; sviluppo del complesso policlinico universitario Sarno-Mercato S. Severino. Nella delibera si esprime, inoltre, condivisione per lipotesi del porto isola che «può costituire unoccasione importantissima per lo sviluppo economico della nostra Provincia» e, al tempo stesso, si rileva la necessità di svolgere «unadeguata istruttoria per il suo posizionamento, avviando un tavolo di confronto con le competenti autorità e tutti gli Enti interessati, anche con il concorso dellAutorità portuale di Salerno». Tra gli obiettivi strategici e invarianti, infine, il potenziamento delle aziende agricole destinate allallevamento bufalino. Nello specifico si segnala di non computare quali volumi edilizi ai fini dellapplicazione degli standard urbanistici le strutture a paddock occorrenti per il benessere degli animali allevati. La bozza di proposta del PTCP era stata approvata dalla Giunta provinciale nel gennaio 2009 e nel maggio 2009 era stato predisposto un documento integrativo. La nuova Amministrazione, non appena insediata, ha nominato una Commissione, composta dal professore Alberto Cuomo, dallingegnere Massimo Adinolfi, dallavvocato Consuelo Del Balzo, dallingegnere Paolo Salerno e dal dottore Lorenzo Napoli, con il compito di verificare la corrispondenza delle scelte del PTCP con le linee programmatiche del mandato elettorale e proporre eventuali modifiche e/o integrazioni. A settembre sono state redatte e diffuse Linee Guida per lelaborazione dei Piani Urbanistici Comunali e, su iniziativa dellAssessore allUrbanistica, sono stati dati indirizzi per la localizzazione di aree per insediamenti produttivi e per relative varianti agli strumenti urbanistici vigenti. In questi mesi è stata avviata una fase di consultazione dei 158 Comuni della Provincia per garantire un opportuno coinvolgimento degli stessi nella fase pre-adottiva della proposta di Piano. La Commissione di verifica, in sede di confronto con il Presidente della Provincia e con lAssessore al ramo, ha rilevato la necessità di assicurare una maggiore rispondenza del PTCP alla legge 13/08, con particolare riferimento al dimensionamento dei carichi insediativi, ai parametri di differenziazione delle varie zone agricole, allintroduzione di nuove forme di premialità, alla riqualificazione architettonica e ambientale, nonché a una maggiore flessibilità per le realtà tradizionalmente vocate a produzioni tipiche.

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