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Eventi del giorno
"Poesì". Incontri culturali dedicati alla lettura critica della "Commedia di Dante".
Luogo: Museo Archeologico Provinciale di Salerno
Evento dal 29-03-2019
al 31-03-2019
Dante XXVIII canto Paradiso

La città degli angeli nel canto XXVIII del Paradiso,

In che consiste la beatitudine eterna? Dante ce lo dice in questo XXVIII canto del Paradiso, di cui Rino Mele (per la Fondazione di Poesia e Storia che dirige) farà una lettura critica nel Museo Archeologico Provinciale di Salerno, domenica mattina 31 marzo 2019, alle 11. Dante riconferma la priorità dell'atto intellettivo che già aveva espresso nel canto XIV, nel cielo del Sole, in cui ha parlato, per la pienezza della beatitudine, della condizione inesprimibile della visïone: "e quella è tanta, / quant'ha di grazia sovra suo valore". Si è pienamente beati perché si vede Dio, e per l'amore che ne deriva: "Si fonda l'esser beato ne l'atto che vede, / non in quel ch'ama, che poscia seconda". Il canto XXVIII racconta il cielo del Primo Mobile, al di là dei confini dell'universo. Il luogo più puro prima dell'Empireo. Insieme al canto successivo è dedicato agli angeli, ed è un cielo imperscrutabile, che tutto comprende. In esso, Dante vede il segno che rappresenta Dio: "Io sentiva osannar di coro in coro / al punto fisso che li tiene a li ubi, / e terrà sempre". Quel punto è Dio. Beatrice spiega a Dante le nove gerarchie angeliche, il diverso modo di esprimere la loro eterna gioia girando con inarrivabile velocità. Così, sono indicati i Serafini e i Cherubini, i Troni "dal divino aspetto". Alla prima terna segue una seconda, "Dominazioni, e poi Virtudi, l'ordine terzo di Podestadi eè", infine, i Principati, gli Arcangeli e i più conosciuti Angeli: ma, nel ricostruire il felice splendore angelico, Dante s'allontana da quanto aveva qualche anno prima scritto sugli angeli nel secondo trattato del "Convivio". In questo canto c'è già la luce del Paradiso: la storia del mondo e la sua violenza (così presenti ancora nel canto precedente, con l'invettiva di San Pietro contro il Papato corrotto) ormai sono lontani.


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