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Ambiti territoriali per i Servizi Sociali

Ambiti territoriali per i servizi sociali

 

La provincia è suddivisa in dieci diversi Ambiti territoriali che accorpano i 158 Comuni. L'esigenza di individuare una nuova organizzazione degli Ambiti Sociali ha l'obiettivo di consentire il superamento delle attuali criticità garantendo, così, limmediata eseguibilità delle decisioni, l'effettiva integrazione interistituzionale, la costruzione di reti tra soggetti pubblici e privati, la maggiore efficienza ed efficacia nella produzione dei servizi e prestazioni.


Incontri di Approfondimento

L'Assessorato Provinciale alle Politiche Sociali ha organizzato diversi incontri di approfondimento nella forma di seminari, convegni, tavoli di concertazione per affrontare il tema, attualissimo, della riforma del sistema integrato sociale e socio-sanitario. Nel corso degli incontri sono state affrontate, tra le altre, le seguenti tematiche: la distinzione tra titolarità associata di funzioni e gestione dei servizi sociali; lesercizio associato delle funzioni sociali e della relativa gestione dei servizi. Sono, inoltre, state fornite indicazioni affinché i Piani Sociali di Zona procedano a mettere a punto una programmazione socio-sanitaria in sintonia con le linee guida ADI emanate dalla Regione Campania ( DGRC n. 41/2011). Si è discusso della necessità di adottare il Regolamento per laccesso ai servizi socio-sanitari e la relativa compartecipazione finanziaria, in conformità con lallegato C del decreto commissariale della Regione Campania n. 6/10, per lapprovazione dei rispettivi piani di zona. Oggetto di attenzione sono state, inoltre, le procedure di accreditamento e autorizzazione di strutture e servizi, con particolare riferimento a quelli domiciliari; governance territoriale e ruolo del terzo settore; definizione dei costi standard dei servizi e federalismo fiscale; le nuove procedure per gli appalti pubblici; proposte di modifiche alla legge n. 11/07.

 

Workshop su Progetti di sviluppo e miglioramento organizzativo nei distretti base dellA.S.L. Salerno

Nel corso del workshop, promosso dallAssessorato Provinciale alle Politiche Sociali, sono stati presentati i progetti distrettuali elaborati nellambito del Progetto di Formazione Intervento Aziendale Cronicità cure primarie e governance della rete dei processi territoriali. Il workshop ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso, loccasione per rilanciare il cantiere del sistema delle cure primarie quale strumento di riqualificazione dellassistenza. Nel piano sanitario nazionale 2011-2013 viene, difatti, espressamente stabilito che la politica di attuazione del governo clinico richiede un approccio di sistema e deve essere realizzata tramite lintegrazione di numerosi fattori tra cui: la formazione continua, la gestione del rischio clinico, laudit, la medicina basata sulle evidenze, le linee guida cliniche e i percorsi assistenziali, la comunicazione e la gestione delle informazioni, il coinvolgimento dei pazienti ecc. Questo approccio di sistema e questi contenuti sono alla base del percorso che ha accolto la sfida di coinvolgere tutto il sistema aziendale di assistenza primaria, allindomani della costituzione dellAzienda Provinciale di Salerno. Difatti, la visione dei distretti quali nodi di una rete provinciale di cure primarie rappresenta il cuore del progetto di formazione intervento Cronicità, cure primarie e governance della rete dei processi territoriali che per sette mesi a partire da ottobre 2010 fino ad aprile 2011 ha coinvolto oltre settanta tra Dirigenti e Operatori provenienti dai tredici distretti dellASL Salerno.

 

Approvazione del Regolamento per la compartecipazione alle prestazioni sociali e sociosanitarie

Tra le competenze principali attribuite alla Provincia dalla legge 11/2007 rientra il supporto tecnico e il coordinamento dei Piani di Zona (ex art. 9). A tale scopo, lAssessorato Provinciale alle Politiche Sociali ha istituito il Coordinamento Provinciale dei Piani di Zona costituito dai rappresentanti dei dieci ambiti della Provincia di Salerno. Il percorso intrapreso dallAssessorato Provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie, diretto a prestare assistenza tecnica ai 10 Piani di Zona del territorio provinciale, ha raggiunto un traguardo importante con lapprovazione del Regolamento per la compartecipazione alle prestazioni sociali e sociosanitarie. Il Regolamento ha ad oggetto la disciplina dei criteri di determinazione della quota di compartecipazione degli utenti al costo delle prestazioni dei servizi sociali e delle prestazioni socio-sanitarie erogate dai Comuni associati nellAmbito per le quali la normativa nazionale prevede lo strumento della compartecipazione ai costi. Si tratta di uno strumento di grande importanza per favorire la gestione integrata dei servizi sociali. Nel documento, approvato dal coordinamento istituzionale provinciale, vengono disciplinati i Criteri per la determinazione del nucleo familiare di riferimento ai fini della valutazione della situazione economica del richiedente e Modalità di accesso per le prestazioni socio-sanitarie più favorevoli per le persone con redditi più bassi e/o patrimoni meno consistenti.

 

Promozione Centro diurno integrato

LAssessorato Provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie ha concesso un contributo per la realizzazione del Centro Diurno Integrato per soggetti diversamente abili a favore dellUfficio Piano di Zona Ambito S1 in linea con il riconoscimento alle Politiche Sociali, nello statuto provinciale, di essere massima espressione dellassociazionismo nonché volano della crescita culturale dei cittadini e veicolo formativo di espressione delle potenzialità umane. Liniziativa sostenuta dallAssessorato Provinciale alle Politiche Sociali valorizza la cultura della solidarietà e le attività ad essa collegate e si impegna a favorire laggregazione, la qualità della vita e lassistenza ai propri concittadini, contribuendo a rafforzare aspettative e la fiducia nelle istituzioni, specialmente in realtà dove esistono forti disgregazioni o problemi sociali. Le finalità del centro diurno sono quelle di accogliere e ospitare soggetti diversamente abili che necessitano di prestazioni sanitarie specialistiche in regime diurno e di interventi tesi a mantenere e/o stimolare le autonomie residue nonché quella di garantire il mantenimento di adeguati livelli di vita e di relazione sociale ed affettiva favorendo la continuità dei rapporti. Gli utenti del centro saranno 20 persone diversamente abili residenti nel territorio del distretto sanitario n. 2 con scarsa autonomia e impedimento nelle attività della vita quotidiana; in una situazione socio-ambientale e/o familiare tale da consentire la permanenza al domicilio per almeno parte della giornata; condizioni cliniche che permettano il trasferimento quotidiano dal proprio domicilio alla struttura semi residenziale senza pregiudizio per lo stato di salute.

 

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