Stamane si è svolto presso l’Aula Consiliare di Palazzo Sant’Agostino un incontro finalizzato alla promozione della dimensione europea della scuola, con l’obiettivo di favorire la partecipazione delle istituzioni scolastiche del territorio a programmi di cooperazione, mobilità e innovazione finanziati dall’Unione Europea.
La Provincia di Salerno, in collaborazione con Cosvitec Università & Impresa — ente di ricerca e alta formazione con esperienza nella progettazione e implementazione di iniziative europee — ha promosso un incontro informativo gratuito rivolto a dirigenti scolastici e docenti delle scuole del territorio, dedicato a rafforzare il legame tra istruzione e programmazione europea, con particolare attenzione alle opportunità offerte dal programma Erasmus+ KA1.
L’iniziativa, - ha dichiarato il Consigliere Provinciale delegato all'Edilizia Scolastica e Pubblica Istruzione Martino D'Onofrio -, si è concentrata sulla mobilità europea di studenti e insegnanti, sui corsi strutturati, le esperienze di job shadowing ed ha offerto consigli pratici per la predisposizione delle candidature alle prossime call Erasmus+.
L’incontro ha fornito, inoltre, spunti e strumenti utili per incentivare la partecipazione delle scuole a percorsi internazionali, anche per quegli istituti che non hanno ancora avuto esperienze in ambito europeo.
Nel corso dell’evento è stato presentato EMPOWER, un progetto europeo finanziato nell’ambito dell’azione Policy Experimentation di Erasmus+, che vede Cosvitec Università & Impresa e la Provincia di Salerno coinvolti in qualità di partner ufficiali.
Il progetto, avviato nel 2025, coinvolge 11 partner provenienti da 6 Paesi europei (Italia, Grecia, Francia, Bulgaria, Cipro, Islanda) e mira a promuovere l’equità di genere nell’istruzione digitale, attraverso una sperimentazione educativa condotta su scala internazionale.
L’obiettivo di EMPOWER, - afferma Antonio Fiore Consigliere Provinciale con delega allo Sport e Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione -, è quello di aumentare la partecipazione delle ragazze nei percorsi scolastici legati all’informatica e alle tecnologie digitali, attraverso un modello di intervento che combina formazione per insegnanti, attività in classe con modelli di ruolo femminili e una valutazione d’impatto rigorosa.
Le scuole che aderiranno alla fase pilota, - ha evidenziato D'Onofrio -, avranno l’opportunità di partecipare attivamente a un processo di innovazione educativa strutturato, ricevendo materiali didattici, formazione gratuita per i docenti e supporto nell’adozione di pratiche didattiche più inclusive e sensibili alla dimensione di genere. La partecipazione all’incontro rappresenta un’occasione concreta per attivare nuovi percorsi europei, conoscere buone pratiche già in corso e rafforzare il dialogo tra territorio e istituzioni.